sábado, 12 de abril de 2025

Domenica delle palme - Disprezzare i cavalli dei prepotenti per cavalcare l'asino degli umiliati!

Le glorie sono di breve durata. Volatili ed effimere non garantiscono felicità e né realizzazione umano-esistenziale. Ci sono esseri patologici assetati di fama e visibilità che scommettono su tutto ció, credendo che saranno immortali, perennemente riconosciuti e ricordati dai loro posteri. Gesù non ha mai investito in prestigio e popolarità. Le buone opere che egli faceva le attribuiva alla fede delle persone o alla potenza del Padre, e non a sé! Gesú si sentiva un umile strumento di facilitazione, un fedele esecutore di una volontà che non gli apparteneva nemmeno. In questa solennità delle palme ricordiamo la rinnovata consapevolezza di Gesù nell’usare non i cavalli/mezzi dei vincitori, degli arroganti, i surfisti del successo e della fama, ma il puledro degli spogliati, dei poveri e dei servi. Gesù lascia chiaro che, pur tra gli Osanna di alcuni infiltrati manipolatori desiderosi di cavalcare la situazione del suo apparente successo, Egli continua a rimanere accanto a coloro che piangono, e insieme ai miti e affamati di pane e di giustizia. E starsene ben lontano dagli arroganti e prestigiosi signori delle guerre, delle finanze e dei dazi. Egli pagò un prezzo molto alto per questo! Si preparó a consegnare il suo Spirito al Padre e a coloro che oggi stanno accanto ai crucificati della storia!

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