Con i tempi che corrono molti pensano che si puó annunciare la buona novella usando solamente i sofisticati mezzi tecnologici moderni, efficaci e convincenti. Si pensa che il contatto diretto, personale, stretto e presenziale sia ormai scaduto e dispensabile. Molti ignorano che annunciare non é convincere qualcuno su qualcosa e nemmeno realizzare lavaggi cerebrali spirituali o teologici. Secondo il vangelo di oggi tuttora valido, nonostante le trasformazioni sociali e culturali, l’annuncio richiede la presenza dell’annunciatore che visita, che sta con le persone e che libera. L’obiettivo infatti é eliminare gli spiriti immondi che schiavizzano e che minacciano la vita, affinché la persona, uma volta libera, si metta a servizio del nuovo modo di governare di Dio. E il metodo da seguire per essere credibili rimane sempre lo stesso: semplicitá di mezzi e di vita, rispetto per la libertá delle persone, senza insistere o pressionare, accettare ció che é offerto e andarsene da un’altra parte se non ci sará accoglienza. Annuncio é proposta di vita e non indottrinamento, é testimonianza e non minaccia di castigo divino. É il povero, il piccolo, l’invisibile che libera il povero e il dipendente. Solo loro per capire e lottare contro coloro che vogliono ancora morte, sofferenze e schiavitú.
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