La Trasfigurazione non é la descrizione di un avvenimento storico, ma una riflessione catechetico-esistenziale! I teologi la inseriscono nel trittico del grande avvenimento della Risurrezione insieme all'Ascensione. Un unico avvenimento che, tuttavia, si sdoppia in due, un prima e un dopo la Risurrezione. La primitiva chiesa, ancora legata alle tradizioni veterotestamentarie, é obbligata a riflettere e a decidere sul ruolo di Gesú nella sua vita concreta. La ‘catechesi trasfigurazione’ ci dice di forma chiara che non puó essere né la legge di Mosé e neppure il profetismo dell’integrista Elia che devono direzionare la vita pastorale e teologica della chiesa ‘cristiana’ ma il Risorto. Lo stesso Gesú storico che avevano conosciuto, e che accoglieva e benediceva poveri e peccatori. I liders degli apostoli intuiscono e accettano, pur in mezzo a dubbi e timori, la centralitá dell’insondabile avvenimento ‘Risurrezione’. Il disprezzato e apparentemente fallimentare Gesú di Nazareth era, ancora una volta, (come lo fu nel battesimo) 'trasfigurato' e confermato come il prediletto del Padre. È Lui che, da quel momento, dovevano ascoltare, e non piú il potere della Legge (Mosé) o il profetismo agressivo (Elia). In una chiesa attuale ancora troppo ritualista, moralista e legalista siamo chiamati a 'trasfigurarci-convertirci' seguendo definitivamente il Maestro di Nazareth che continua ad essere amico di pubblicani e peccatori. E che ci ispira a credere piú nella misericordia che nel ‘sacrificio’!
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