Il Forum Sociale Mondiale – tenutosi dal 26 al 30 marzo nel Campus Universitario di Al Manara, a Tunisi – è terminato. La famiglia comboniana vi ha partecipato come “Missionarie e Missionari Comboniani”. Nello stesso contesto, 31 missionari – 19 comboniani, 10 comboniane e 2 laici – hanno organizzato il loro Forum Comboniano il 25, 30 (pomeriggio) e 31 marzo. Aqui vai a síntese da carta final do grupo Comboniano.
Primavera di dialogo -Ospite di un popolo che sta rinascendo, la famiglia comboniana riunita al Forum Sociale Mondiale ha respirato la primavera araba e la forza dei sogni della gente. A Tunisi si risvegliano la dignità e lo spirito critico delle donne, le potenzialità dei giovani, il loro desiderio di aprirsi al mondo. Questa sete di liberazione, di una religione dal volto umano, è propria della Pasqua che abbiamo celebrato nei giorni del Forum. La settimana santa ha dato un sapore speciale alla sete di giustizia e di pace, condivisa con molti popoli e movimenti sociali. Ci siamo sentiti al posto giusto: in dialogo con tante persone in ricerca, assieme ad altre consorelle e confratelli che camminano nella stessa direzione, animatori missionari immersi e sfidati dal pluralismo di idee e movimenti. Abbiamo percepito la ricchezza dell’impegno della Chiesa nei molti ambiti di GPIC che anche noi seguiamo. Ci siamo sentiti confermati, anche nella gioia di scoprire in altri la stessa metodologia del Comboni: “Salvare l’Africa con l’Africa”.
Areopago di evangelizzazione - Siamo uomini e donne della strada e del Vangelo. Ci interroghiamo su quale debba essere la missione oggi, sapendo che spetta anche a noi proporre una teologia e spiritualitá incarnata, alimentata dall’ascolto biblico, in cammino con il Cristo vero liberatore della storia, recuperando la mistica dei popoli cui apparteniamo e che serviamo, in dialogo con il patrimonio spirituale delle popolazioni native e delle grandi tradizioni religiose del mondo.Accogliamo la sfida di aprirci al mondo e di combattere ogni tipo di pregiudizio.
Continuando il cammino - Rileggendo le esperienze missionarie e pastorali, ci ritroviamo in estrema sintonia su alcuni percorsi che aggregano le nostre attività locali e provinciali. Rinnoviamo il nostro impegno a servizio di tre priorità comuni:1. il traffico di persone e la mobilità umana; 2. la cura del Creato, specialmente contro l’accaparramento di terra ed il saccheggio dei beni comuni; 3.il dialogo interreligioso e interculturale.
In questi ambiti aggregatori delle nostre opzioni per GPIC, molti di noi stanno già costruendo inter-relazione tra provincie e collaborazione tra i due Istituti. Rinnoviamo, così, la metodologia di articolazione tematica tra comunità e province che si sentono sfidate da situazioni simili, come già avviene, per esempio, nel caso del gruppo di lavoro sui pastoralisti in East Africa, o dell’impegno comune in Brasile, Mozambico e Perù sugli impatti della minerazione. Ripartiamo da Tunisi con la Pasqua dei popoli nel cuore, con la gioia di condividere con le nostre comunità e province quel che abbiamo visto e udito.
Pregando sulla tomba dei primi martiri cristiani di queste terre, abbiamo rinnovato con loro il coraggio di vivere fino in fondo la nostra fede e di dare la nostra vita senza misura, perché tutti abbiano vita in pienezza.
Roma, mercoledì 3 aprile 2013
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